Dalla Gazzetta del popolo – 14 agosto 1934
Camerino
Ripreso da
L’Appennino camerte
anno XIV – Numero 34 – Camerino, 25 agosto 1934 – XII

Ugo Betti | Scrittore e magistrato, autore di teatro, poeta, giornalista
Grande successo dell’iniziativa “Ugo Betti e il paesaggio”
Importanti riflessioni su Ugo Betti e sul territorio che ha influenzato la produzione del drammaturgo, novelliere e poeta di Camerino
Ugo Betti e il paesaggio: un omaggio culturale all’autore e ai luoghi
Giornata di studio e serata di musica e poesia, alla riscoperta di un grande autore italiano che ha saputo esplorare il paesaggio con l'intensità di uno sguardo profondo e sensibile
Iniziativa dedicata a Ugo Betti nel giorno della sua nascita
Il 4 febbraio verranno presentate le attività e le iniziative del Centro studi teatrali e letterari a lui dedicato per l'anno 2025 e verrà proiettato il video “Una città italiana”
Camerino, Serravalle di Chienti e Valfornace dedicano MArCHESTORIE 2024 a Ugo Betti
MArCHESTORIE 2024 con Ai “Confini del mondo / Passano i carri d’oro del tramonto” rende omaggio a Ugo Betti.

Ugo Betti
La vita
Ugo Betti (Camerino 1892 - Roma 1953), riconosciuto unanimemente tra i più grandi drammaturghi del ‘900, è autore di opere che hanno profondamente caratterizzato il teatro italiano fra il 1926 e il 1953 e che uniscono ad una spiccata predilezione per il fiabesco e il simbolico anche un profondo impegno morale e un’accentuata escavazione psicologica dei personaggi.
Egli è certamente il più grande drammaturgo di tutta la storia letteraria marchigiana.
Ugo Betti
Le opere
Betti ha sempre mantenuto profondi legami con la sua terra natale che emergono chiaramente nelle sue raccolte poetiche dove spunti realistici si mescolano alla dominante intonazione fiabesca e simbolista: Il re pensieroso (1922), Canzonette - La morte (1932), Uomo e donna (1937).
Un più accentuato realismo sempre velato da toni fiabeschi e simbolici è presente nelle raccolte di novelle dove è avvertibile un forte richiamo alle proprie radici camerinesi: Caino (1928), Le case (1933), Una strana serata (1948), alle quali va aggiunto il romanzo La Piera alta (1948).

Pieno fu il giorno di verde e d’aria serena.
Ora ella dorme stanca di prati. Sa d’erba.
Fresco, memore di vento, il suo sonno.
Passano dentro lei supina, come un fiume,
belle nuvole, foglie.
La Passeggiata - Ugo Betti
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